Maximum Ride. L'esperimento Angel by James Patterson

Author:James Patterson [Patterson, James]
Format: epub
Tags: Suspense & Thrillers
Published: 2005-02-02T03:00:00+00:00

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Datemi pure della pazza, ma c'è qualcosa di confortante nel vedere uno stormo di enormi rapaci affondare gli artigli nella carne di Eliminatore.

Proprio mentre Ari, accecato da una furia omicida, riusciva finalmente a strappar via la porta della gabbia, ignorandone la chiusura, una poiana con artigli affilati come rasoi e un enorme rancore nei confronti dei lupi scese in picchiata su di lui. Strisciando fuori, vidi Ari che agitava le braccia nel tentativo di colpirla, strillando come un ossesso mentre la poiana gli faceva a fettine la nuca.

«Angel! Vattene da qui!» gridai, correndo verso di lei.

Due Camici Bianchi la stavano inseguendo, ma io fui più veloce di loro. Ne tolsi di mezzo uno con una gomitata, afferrai Angel alla vita e la lanciai in aria.

Riuscii ad aprire la gabbia di Fang. I Camici Bianchi si gettarono su di me, ma un adulto normale contro una Max arrabbiata non ha nessuna possibilità. A uno feci saltare i denti con un manrovescio, mentre all'altro sferrai un calcio proprio sotto il doppio mento. La sua testa schizzò all'indietro e l'uomo stramazzò a terra.

Fang saltò fuori dalla gabbia, afferrò un Camice Bianco e lo sbatté contro il carrello, quindi caricò il pugno e colpì, con un'espressione fredda e determinata sul volto. Il Camice Bianco rovesciò gli occhi e si accasciò.

Raggiungere Nudge fu questione di un attimo. Uscì dalla gabbia proprio mentre le poiane, guidate da Iggy e Gasman, si facevano sotto per il secondo round.

Poco lontano, un Camice Bianco donna si stava faticosamente rialzando. Mi lanciai verso di lei e spiccai un balzo, allungando la gamba destra per sferrare un violento calcio circolare. La colpii al petto... wham! Cadde in ginocchio, incapace di respirare, con un'aria sconcertata dipinta sul viso.

«Prendilo come un rischio del mestiere, strega!» ringhiai, girandomi per controllare il resto del gruppo.

Fang stava sfogando il suo odio su Ari, rannicchiato a terra in posizione difensiva, le braccia intorno alla testa. Dopo un calcio nel fianco e un pugno in testa, Fang, per sicurezza, sollevò una gabbia e la fracassò sul perfido Eliminatore. Sembrava che Ari fosse stato rinchiuso.

Spiccai il volo, provando una certa ebbrezza, mentre le feroci poiane mi sfrecciavano accanto. Contai quattro Camici Bianchi, Ari e altri tre Eliminatori a terra, più due ancora in piedi. Uno di loro estrasse una pistola, ma subito un inesorabile becco gli lacerò i muscoli del polso. Ooh, chissà che male.

«Fang!» urlai. «Iggy! Gazzy! Via di qui! Via, via, via!»

Quasi con riluttanza, ci alzammo in aria. Iggy volò tra le poiane, comunicando loro, tramite un tacito messaggio, che la battaglia era finita. Quegli uccelli splendidi virarono con grazia e sfrecciarono verso l'alto, facendomi ronzare le orecchie coi loro selvaggi stridii.

«Uno, due, tre, quattro, cinque», contai, radunando i membri del gruppo ed esortandoli a salire più su. «Fang! Prendi Angel!» Angel era riuscita a rimanere in volo per tutto quel tempo, ma ora stava cedendo e perdeva quota. Subito, Gasman e Fang le si affiancarono, uno per lato, aiutandola a salire.

Altri Camici Bianchi ed Eliminatori sciamarono dall'edificio, ma eravamo troppo in alto e ci muovevamo troppo in fretta perché potessero ferirci.

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